Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 dicembre u.s.
Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di dicembre che rappresenta anche l'ultima parte dell'anno.
Il 2024 si chiude tra incertezze economiche e soprattutto politiche.
Tra guerre regionali ancora in essere (Ucraina e Medio Oriente), la fine del governo di Assad in Siria, dal punto di vista economico notiamo che gli Usa continuano a crescere mentre l'Europa arranca appesantita soprattutto dalla crisi del settore Automotive e dai costi energetici cari.
Intanto dalla Cina arriva un altro tassello al piano di rilancio dell'economia, rappresentato dall'intenzione delle autorità cinesi di mettere mano ad una politica monetaria moderatamente espansiva, soprattutto in vista dei probabili dazi di Trump!
In dicembre, inoltre, si sono tenute anche le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed.
La banca centrale europea ha deciso un nuovo taglio dei tassi pari a 25 punti, ampiamente atteso dal mercato, chiarendo al tempo stesso che ce ne saranno degli altri soprattutto se le condizioni economiche dovessero peggiorare anche a causa dei possibili dazi americani.
Sull'altra sponda dell'Atlantico fa rima la Federal Reserve che ha deciso anch'essa un taglio di 25 punti, nonostante l'economia proceda bene e l'inflazione rimanga un po' più alta rispetto al valore atteso.
Proprio quest'ultimo punto ha indotto la Fed a pronosticare per il 2025 un taglio di 0.5% anzichè di un punto percentuale come previsto fino al mese scorso!
Ed è stata quest'ultima circostanza a spaventare i mercati, i quali hanno reagito con dei cali nell'ultima parte del mese (soprattutto quello americano). Ciò ha impattato negativamente anche sull'obbligazionario, attraverso un aumento dei rendimenti su tutto l'arco della curva!
Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di gennaio 2025:
A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire,ovviamente, le prime riunioni del nuovo anno sia della Fed che della BCE, le quali saranno anticipate di pochi giorni dalla cerimonia di insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca!
Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.
Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di dicembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano una struttura storica di riferimento non significativa. Tuttavi, in entrambi i casi, la nuova struttura presenta una previsione molto simile a quella precedente: questo sebbene non sia un fattore di significatività, rappresenta comunque un segnale da tenere in considerazione già a partire dal prossimo aggiornamento!
Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di
riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.
Questa
volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento
dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe
esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce!
Monitoreremo con attenzione la situazione.
Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento ciclico continua a mostrare una perdita di slancio del ns Indicatore avvenuta soprattutto nell'ultima parte del mese. Si conferma la possibilità che la suddetta debolezza del ns Indicatore potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato la quale giustificherebbe una chiusura ciclica di una certa importanza.
Ma non dovrebbe essere nulla di rilevante!
Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di dicembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa, è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.
Ciò
conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi
molto tonico.
Questa situazione di economica florida, paradossalmente, potrebbe
frenare la Fed nel proseguire con la riduzione dei tassi così come
atteso dagli Investitori, determinando una certa volatilità dei mercati
azionari e obbligazionari!
Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di dicembre mostra nuovamente un risultato superiore alle aspettative, riprendendo la striscia positiva degli ultimi mesi!
Questa positività la possiamo riscontrare anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale mostra nuovamente un accenno di ripresa, facendo propendere l'ipotesi di un falso segnale che abbiamo sottolineato lo scorso mese.
Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!
Conclusione:
Il 2024 si è concluso con un grande rialzo dei principali Mercati Finanziari, la maggior parte dei quali hanno toccato i massimi assoluti....(tranne quello cinese per il quale ci attendiamo un buon recupero nel 2025)!
L'outlook che avevo preparato lo scorso febbraio, nato da considerazioni "non convenzionali", si è dimostrato molto più affidabile rispetto alle previsioni dei più blasonati Gestori internazionali!
Il 2025 si presenta con diverse incognite non solo economiche ma anche e, soprattutto, di carattere geo-politico. Tutti fattori che potrebbero influenzare negativamente l'andamento dei Mercati, almeno per un certo tempo.
Termino
le mie conclusioni, anticipando che è in fase di preparazione un nuovo
Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia
"alternativa"!
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.