Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

venerdì 10 gennaio 2025

Analisi dei Mercati -Gennaio 2025-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 dicembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di dicembre che rappresenta anche l'ultima parte dell'anno.

Il 2024 si chiude tra incertezze economiche e soprattutto politiche.

Tra guerre regionali ancora in essere (Ucraina e Medio Oriente), la fine del governo di Assad in Siria, dal punto di vista economico notiamo che gli Usa continuano a crescere mentre l'Europa arranca appesantita soprattutto dalla crisi del settore Automotive e dai costi energetici cari.

Intanto dalla Cina arriva un altro tassello al piano di rilancio dell'economia, rappresentato dall'intenzione delle autorità cinesi di mettere mano ad una politica monetaria moderatamente espansiva, soprattutto in vista dei probabili dazi di Trump!

In dicembre, inoltre, si sono tenute anche le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed.

La banca centrale europea ha deciso un nuovo taglio dei tassi pari a 25 punti, ampiamente atteso dal mercato, chiarendo al tempo stesso che ce ne saranno degli altri soprattutto se le condizioni economiche dovessero peggiorare anche a causa dei possibili dazi americani.

Sull'altra sponda dell'Atlantico fa rima la Federal Reserve che ha deciso anch'essa un taglio di 25 punti, nonostante l'economia proceda bene e l'inflazione rimanga un po' più alta rispetto al valore atteso. 

Proprio quest'ultimo punto ha indotto la Fed a pronosticare per il 2025 un taglio di 0.5% anzichè di un punto percentuale come previsto fino al mese scorso!

Ed è stata quest'ultima circostanza a spaventare i mercati, i quali hanno reagito con dei cali nell'ultima parte del mese (soprattutto quello americano). Ciò ha impattato negativamente anche sull'obbligazionario, attraverso un aumento dei rendimenti su tutto l'arco della curva!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di gennaio 2025: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire,ovviamente, le prime riunioni del nuovo anno sia della Fed che della BCE, le quali saranno anticipate di pochi giorni dalla cerimonia di insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di dicembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano una struttura storica di riferimento non significativa. Tuttavi, in entrambi i casi, la nuova struttura presenta una previsione molto simile a quella precedente: questo sebbene non sia un fattore di significatività, rappresenta comunque un segnale da tenere in considerazione già a partire dal prossimo aggiornamento!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Questa volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico continua a mostrare una perdita di slancio del ns Indicatore avvenuta soprattutto nell'ultima parte del mese. Si conferma la possibilità che la suddetta debolezza del ns Indicatore potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato la quale giustificherebbe una chiusura ciclica di una certa importanza.

Ma non dovrebbe essere nulla di rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di dicembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.

Ciò conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi molto tonico. Questa situazione di economica florida, paradossalmente, potrebbe frenare la Fed nel proseguire con la riduzione dei tassi così come atteso dagli Investitori, determinando una certa volatilità dei mercati azionari e obbligazionari!


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di dicembre mostra nuovamente un risultato superiore alle aspettative, riprendendo la striscia positiva degli ultimi mesi! 

Questa positività la possiamo riscontrare anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale  mostra nuovamente un accenno di ripresa, facendo propendere l'ipotesi di un falso segnale che abbiamo sottolineato lo scorso mese.

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il 2024 si è concluso con un grande rialzo dei principali Mercati Finanziari, la maggior parte dei quali hanno toccato i massimi assoluti....(tranne quello cinese per il quale ci attendiamo un buon recupero nel 2025)!

L'outlook che avevo preparato lo scorso febbraio, nato da considerazioni "non convenzionali", si è dimostrato molto più affidabile rispetto alle previsioni dei più blasonati Gestori internazionali!

Il 2025 si presenta con diverse incognite non solo economiche ma anche e, soprattutto, di carattere geo-politico. Tutti fattori che potrebbero influenzare negativamente l'andamento dei Mercati, almeno per un certo tempo. 

Termino le mie conclusioni, anticipando che è in fase di preparazione un nuovo Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia "alternativa"!

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

sabato 7 dicembre 2024

Analisi dei Mercati -Dicembre 2024-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 novembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Novembre è stato un mese ricco di avvenimenti sia economici che politici.

Sicuramente ha focalizzato l'attenzione dei Mercati, la rielezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, anche perchè è un personaggio molto volubile ed istrionico....

La sua politica economica, in particolare, è molto diversa da quella dell'amministrazione precedente: riduzione delle imposte, aumento delle tariffe e tagli alla spesa pubblica (mantenendo però un deficit sempre alto): tuttavia una politica maggiormente pro-business!

I mercati, almeno nel breve termine, hanno reagito bene, in particolare quello delle criptovalute, in quanto Trump è un convinto assertore dell'utilizzo delle valute digitali, e quello delle piccole e medie imprese in quanto rappresentano uno dei cardini della politica "America first"!

Inoltre, occorre segnalare che qualche giorno dopo la vittoria di Trump, si è tenuta la penultima riunione della Fed nella quale il consiglio direttivo ha deciso una riduzione dello 0,25% del tasso di riferimento. Tuttavia il presidente Powell ha aggiunto, nella conferenza stampa, che l'economia americana sta viaggiando bene, per cui non c'è fretta ad abbassare i tassi di interesse!

Infine due parole sulla Cina: dopo una prima metà del mese con dati negativi ed aspettative del mercato sotto le attese per quanto riguarda alcuni provvedimenti di politica economica che non sono stati presi ( ricapitalizzazione delle banche e rilancio importante dei consumi), nella seconda parte di novembre ha visto una ripresa del mercato cinese grazie soprattutto al dato positivo dell'indicatore di espansione economica sia per la Manifattura che per i Servizi.


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di dicembre: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire, verso metà mese, le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed nelle quali, secondo le aspettative, dovremmo assistere ad un altro taglio dei tassi da 0,25%, con una probabilità maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di novembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano, purtroppo, una struttura storica di riferimento non significativa, ragion per cui non è possibile utilizzarle in modo attendibile!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Questa volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci mostra una perdita di slancio del ns Indicatore che vira un po' verso il basso, sebbene non oltrepassi la linea di controllo. Questa situazione di debolezza potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato o, quantomeno, ad un andamento laterale.

Se si dovesse determinare quanto suddetto, sarebbe, secondo me, un evento fisiologico dopo questa rincorsa positiva del mercato che dura da diversi mesi!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di novembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.

Ciò conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi molto resilienti, sebbene meno tonici rispetto ai mesi precedenti. Questa situazione, tuttavia, permette alla Fed di non fermare la politica di riduzione dei tassi ma soltanto di ridurne, eventualmente, la velocità (contesto che risulterebbe ottimale per i mercati!).


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di novembre mostra un risultato inferiore alle aspettative, dopo tre mesi di valori positivi! Questa battuta d'arresto la si riscontra anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale  mostra un accenno di inversione.

Vedremo, a partire dal prossimo aggiornamento, se questa perdita di spinta continuerà o sarà stato solo un falso segnale!

 

Conclusione:

Il mese di novembre, si è dimostrato positivo per quasi tutti i Mercati azionari!

Come avevo pronosticato il mese scorso, l'S&P500 ha raggiunto e superato ampiamente i 6000 punti (andando anche oltre le mie più rosee aspettative).

Seguendo ancora quanto evidenziato nel mio Outlook di inizio anno, l'ultimo mese dell'anno non dovrebbe regalarci nuovi record dei mercati azionari; è probabile, invece, un consolidamento dei risultati finora raggiunti o un leggero calo: in poche parole, potremmo assistere ad un andamento laterale/discendente degli indici.

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

martedì 5 novembre 2024

Analisi dei Mercati -Novembre 2024-


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 ottobre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Ottobre è stato un mese interlocutorio per i Mercati. Ad un prima frazione sicuramente positiva, in cui soprattutto gli indici americani hanno segnato nuovi massimi storici, è seguita l'ultima parte del mese che ha visto un aumento della volatilità e una perdita di slancio degli indici che hanno chiuso il mese in sostanziale pareggio o in leggero calo rispetto alla chiusura del mese precedente.

La spinta iniziale è stata data da alcuni dati positivi (consumi delle vendite al dettaglio, stime positive sulla crescita del Pil nel terzo trimestre e un inizio sostanzialmente positivo delle Trimestrali), poi vuoi per l'avvicinarsi delle elezioni in america che per alcune prese di profitto, come abbiamo accennato, i Mercati hanno un po' corretto!

Dal punto di vista economico, occorre sottolineare la riunione di metà mese della BCE nella quale è stato deciso, come nelle attese, un altro taglio di un quarto di punto del tasso sui deposito, giunto al 3,25%.

La decisione scaturisce dalla valutazione aggiornata delle stime di inflazione che risultano in discesa ed in linea con quanto previsto dalla banca centrale.

Oltre a questo, la decsione di riduzione è stata presa anche a causa di un'economia europea sostanzialmente ferma, soprattutto in paesi importanti come la Germania!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di novembre: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire la riunione ad inizio mese della Fed nella quale, come da aspettative, dovremmo assistere ad un altro taglio dei tassi, questa volta però solo di un 0,25%!

Inoltre molto importante, almeno per le conseguenze che potrebbe avere nel breve termine, sarà l'esito delle prossime elezioni americane!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, con l'aggiornamento di ottobre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax sono tornate, purtroppo, a non avere una struttura storica di riferimento significativa, ragion per cui non è possibile utilizzarle in modo attendibile!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda e l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci conferma per il terzo mese di fila, il fatto che esso resta saldamente al di sopra della media di controllo con un andamento laterale. Questa tendenza rileva un andamento sostanzialmente laterale, sebbene potrà esserci nel breve una spinta direzionale più netta sia in un senso che nell'altro (magari dovuta ad una questione "esogena" tipo gli esiti delle elezioni americane).

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di ottobre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato ampiamente al di sotto delle aspettative del mercato. Tuttavia il Mercato non ha reagito molto negativamente, in quanto è stato in buona parte compensato dai positivi dati sulla disoccupazione e sull'incremento dei salari orari.


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, anche il dato di ottobre è risultato superiore alle aspettative. Ciò, ha fornito una ulteriore spinta alla fase di recupero del ns Indicatore, facendo così aumentare le probabilità che il peggio sia oramai alle ns spalle e che questo importantissimo Settore, possa ritornare ad offrire il suo contributo all'intera economia americana!

 

Conclusione:

Il mese di ottobre, al contrario sempre della "statistica", secondo la quale è più probabile che si dimostri un mese negativo, si è chiuso sostanzialmente alla pari.

Anche molti commentatori avevano pronosticato un mese decisamente negativo, soprattutto dopo la inaspettata positività di settembre.

Invece il sottoscritto, seguendo il proprio outlook di inizio anno, aveva previsto esattamente quanto realmente il Mercato ha mostrato.

Ora, per quanto riguarda quest'ultimo scorcio d'anno, ribadisco nuovamente quanto evidenziato nel mio outlook: ossia il raggiungimento di un massimo assoluto entro la fine di novembre (a questo punto anche i 6000 punti di S&P500), per poi assistere ad un calo nell'ultimo mese dell'anno (non dovrebbe essere però una correzione importante)!


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

domenica 6 ottobre 2024

Analisi dei Mercati -Ottobre 2024-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 settembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Settembre è stato un mese ricco di avvenimenti economici.

Sicuramente ha destato clamore il primo taglio della Fed non tanto perchè non fosse scontato dal Mercato, quanto per l'entità (0,5%)!

Il maxi taglio è stato giustificato sia dalla situazione economica che iniziava a dare seri segnali di calo (soprattutto il Mercato del Lavoro) sia dagli innegabili successi ottenuti dalla lotta all'inflazione.

Anche la BCE ha proseguito nella sua politica di ammorbidimento, tagliando di un altro 0,25% il tasso di riferimento.

Inoltre, grazie agli ultimi dati sull'inflazione dell'Area Euro e, soprattutto, agli evidenti segnali di deterioramento dell'economia europea, la BCE, sollecitata anche dal mondo politico, potrà ritoccare ancora una volta i tassi nella prossima riunione di ottobre! 

Un altro evento degno di nota avvenuto verso la fine del mese, è stato il cosiddetto "bazooka cinese"!

Si tratta di un grosso intervento di politica monetaria che si estrinsecherà attraverso tre obiettivi principali:

- migliorare l'accesso al credito riducendo il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche.

- sostenere il settore immobiliare attraverso la riduzione della caparra per la seconda casa, dando, allo stesso tempo, un supporto alle banche per l'acquisto di terreni da società immobiliari in difficoltà.

- sostenere i mercati azionari, con soldi destinati a soggetti finanziari per acquistare azioni domestiche.

E' probabile che a queste misure finanziarie, seguiranno anche quelle di politica fiscale!

Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di ottobre: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire la riunione di metà mese della BCE nella quale, come abbiamo detto, potremmo assistere ad un altro taglio dei tassi!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, con l'aggiornamento di settembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax hanno inizato ad offrirci una certa attendibilità (anche se ancora blanda). Sembrerebbe che i mercati debbano affrontare, nel breve, un andamento piuttosto laterale, senza grossi strappi in un senso o nell'altro!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda e l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico non fa altro che confermare qunato già sottolineato lo scorso mese, ossia il fatto che esso resta saldamente al di sopra della media di controllo con un andamento laterale.

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di settembre ha sorpreso in positivo le aspettative del mercato, facendo scommettere nuovamente gli Investitori per un atterraggio morbido dell'economia americana. Alla ripresa del buonumore dei mercati ha contribuito anche la rettifica, in aumento, dei dati provvisori dei due mesi precedenti


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, anche il dato di settembre, fortunatamente, è risultato superiore alle aspettative. Forse è stato questo a dare una svolta al ns Indicatore, il quale ha evidenziato un deciso cambio di rotta segnalando così un possibile recupero duraturo del Settore (è difficile che si tratti di un altro falso segnale!).

 

Conclusione:

Il mese di settembre, al contrario di ciò che molti si aspettavano (correzione), si è chiuso positivamente!

Ciò è coinciso molto con quella mia analisi di inizio anno sulla similarità degli anni bisestili, elettorali e terminanti con il "4" che ha individuato il 1964 l'anno più simile all'attuale 2024!

Se consideriamo valida la suddetta previsione, dovremmo assistere ad un mese di ottobre sostanzialmente laterale, con un massimo annuale verso la fine di novembre (circa 5830 di S&P500) e una leggera correzione nel mese di dicembre.

Il Trend rialzista di breve/medio termine non risulta, almeno per il momento, assolutamente intaccato anche dai recenti eventi bellici....


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 6 settembre 2024

Analisi dei Mercati -Settembre 2024-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 agosto u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Agli inizi di agosto, i Mercati finanziari sono stati colti da un improvviso ed inaspettato aumento della volatilità dovuto, sostanzialmente, a due cause:

- la paura per una prossima recessione negli Usa a causa di dati economici peggiori delle aspettative (in particolare il debole dato del Mercato del Lavoro).

-la frenetica vendita di titoli azionari (soprattutto) e obbligazionari da parte di Hedge Fund che stavano speculando grazie al cosiddetto "carry trade", ossia prendere a prestito yen (a tasso zero) per convertirli in dollari ed acquistare titoli!

Questo tipo di operazioni è crollato nel momento in cui la Banca del Giappone ha aumentato, a sorpresa, il tasso ufficiale, costringendo gli Operatori a chiudere velocemente tutte le posizioni aperte.

Come si è poi visto, questa elevata volatilità è rientrata nel giro di alcuni giorni, quando la Banca del Giappone ha rassicurato i Mercati dichiarando, in sostanza, che la stretta operata non avrà, almeno a breve termine, un prosieguo.

Un altro evento che ha catalizzato l'attenzione degli Operatori finanziari, è stato il tradizionale incontro di Jackson Hole che vede riuniti, per tre giorni, i principali banchieri mondiali.

Ovviamente le parole più attese sono state quelle pronunciate dal presidente della Fed, il quale ha dichiarato un primo taglio dei tassi nella prossima riunione di settembre. Questa dichiarazione è figlia di dati economici che hanno segnato nuovamente un ulteriore calo dell'inflazione (sebbene i prezzi degli affitti fanno più fatica a scendere!) e di un Mercato del Lavoro più debole del previsto!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di settembre: 

Gli eventi più attesi saranno sicuramente le due riunioni della BCE e della Fed (rispettivamente il 12 e il 17/18 settembre), in cui i Mercati si aspettano, soprattutto da parte della Fed, un taglio di almeno un quarto di punto (alcuni Investitori scommettono addirittura una partenza sprint con un taglio di mezzo punto!).

A corroborare quanto suddetto, saranno certamente, i prossimi dati economici (mercato del lavoro e inflazione) anch'essi in uscita entro la prima quindicina del mese.


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, l'aggiornamento di agosto, non possiamo ancora ritenere significativa la struttura storica di riferimento, in quanto manca ancora un altro mese di conferma per poter utilizzare la relativa previsione (questo vale sia per il Dax che per l'S&P500)!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico non fa altro che confermare la resilienza di questo Indicatore che resta saldamente al di sopra della media di controllo anche se con una tendenza verso il basso, determinata, probabilmente, dalla breve ma incisiva correzione agostana. Come dicevo un paio di mesi fa, resta ancora in piedi l'ipotesi  di un'altra correzione, tra settembre ed ottobre, periodo stagionalmente più negativo.

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta sia il mese di luglio che quello di agosto hanno fornito una lettura del Mercato del Lavoro Usa al di sotto delle aspettative. Sono bastati questi due dati di fila "negativi" (in verità in abbinamento anche ai dati sulla disoccupazione e all'Indice Manifatturiero) a spingere i Mercati a ritenere più probabile una prossima Recessione! 

Unica nota positiva è che questi dati, in deciso rallentamento, dovrebbero indurre la Fed a rivedere la propria politica monetaria, aumentando il numero dei tagli previsto, rispetto a quanto ci si aspettava fino a qualche mese fa!

Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, sebbene il dato di agosto sia stato superiore alle aspettative, l'andamento del ns Indicatore continua ad avere una direzione negativa senza segnali di ripresa (solo un falso segnale mostrato un paio di mesi fa!).

Anche questo Indicatore, in deciso rallentamento, fa aumentare le probabilità di una prossima recessione.....

Vedremo se la Fed riuscira con il cambio della propria politica monetaria ad evitare una recessione.

Ma la strada diventa sempre più stretta nel trovare un equilibrio tra crescita, inflazione e recessione!  

 

Conclusione:

Il mese di agosto ha visto i primi segnali di una possibile "disaffezione" degli Investitori soprattutto verso alcuni settori azionari, più sensibili ai segnali recessivi.

Al momento nulla o quasi ha intaccato il trend rialzista di lungo periodo che guida i Mercati da parecchi mesi....

Da un punto di vista stagionale è abbastanza normale una correzione, anche di una certa importanza, tra settembre/ottobre, ma non credo ancora che ci troviamo di fronte ad un inizio di "Mercato Orso"!

E' probabile che ci troviamo, invece, in un rallentamento fisiologico di metà ciclo economico, in cui l'economia avverte il bisogno di una sosta, per poi riprendere la propria strada. 

Questa sosta potrebbe anche tradursi in una breve recessione (cosi come avvenuto a fine 2018), senza che abbia, tuttavia, un impatto particolarmente serio e profondo!


Vedremo cosa le banche centrali (Fed e BCE in testa) decideranno di fare tra qualche settimana e, soprattutto, come i Mercati interpreteranno le decisioni dei policy maker! 


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.