Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

mercoledì 7 dicembre 2022

Analisi dei Mercati -Dicembre 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 novembre u.s.

 

Come preannunciato dalle ns previsioni del mese precedente, c'erano buone probabilità che nel breve termine potesse esserci una ripresa dei Mercati. Così è stato nel mese di novembre e la miccia di questo minirally è stata accesa dal dato dell'inflazione Usa che è stato più basso delle attese. Questo evento, insieme a quanto emerso nei verbali della Fed, in cui la maggioranza del consiglio sembra orientata verso un rallentamento del ritmo nel rialzo dei tassi, ha messo di buonumore i Mercati, soprattutto i titoli del settore tecnologico!

Anche il dato sul Pil Usa del III trimestre è risultato migliore delle aspettative, facendo pensare, così, ad un rallentamento dell'Economia Usa più soft.

La situazione generale resta tuttavia ancora incerta: la guerra tra Russia e Ucraina è ad un punto di stallo, almeno per l'aspetto militare, anche se sembra che la Diplomazia stia continuando a dialogare "sotto traccia". Le tensioni non fanno altro che alimentare la speculazione sul prezzo delle materie energetiche con la conseguenza che i prezzi al consumo, fra alti e bassi, restano, comunque, abbondantemente oltre la media storica!

Ad alimentare lo scenario di incertezza, non aiuta la caparbietà della Cina a voler proseguire con la sua politica "Zero Covid" anche se, grazie alle forti proteste scoppiate in alcune città, il Governo sembra intenzionato a voler finalmente introdurre misure più morbide in questo senso.

Segnalo, infine, gli eventi più importanti da seguire nel mese di dicembre che, molto probabilmente, influenzeranno i Mercati finanziari: l'ultima riunione dell'anno sia da parte della Fed (13 e 14 dicembre) che della BCE (15 dicembre) e i prossimi dati economici con in testa quello dell'inflazione.


Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Anche l'attuale aggiornamento dell’Analisi Previsiva conferma la stabilità e, quindi, l'attendibilità della struttura storica di riferimento. La previsione che ne deriva, presenta nel brevissimo termine, un possibile andamento laterale discendente dei principali indici, con un probabile deciso recupero nel breve/medio termine. Ancora non siamo in grado di dire se l'inversione individuata dalla ns Analisi lo scorso mese sia definitiva o temporanea, ma certamente è stato un momento di tregua! Continueremo, con attenzione, a monitorare gli sviluppi nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, invece, l'Analisi Previsiva di medio/lungo termine
(con dati mensili), le previsioni dei principali indici restano ancora immutate: sia l'S&P500 che il Dax, mostrano un importante recupero dei valori di mercato.
 

L'aggiornamento di novembre dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", mostra ancora una volta una possibile ripresa del ns indicatore, sebbene questa stessa situazione, comparsa qualche mese fa, abbia dato un falso segnale.

Dobbiamo continuare ad aspettare un segnale più deciso del ns Indicatore che possa fornirci una maggiore probabilità di cogliere l'inizio di una inversione di tendenza positiva di medio/lungo termine.

 

Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, anche in novembre il Mercato del Lavoro Usa, ha fornito un dato superiore alle aspettative, sebbene in riduzione rispetto al valore di ottobre. Questo ci dice che la creazione di nuovi posti di lavoro, benchè ancora resiliente, sta subendo, comunque, l'impatto del rallentamento economico e della politica restrittiva della Fed!

Relativamente al Settore dei Servizi, il dato di novembre è risultato superiore alle aspettative, annullando la speranza di un rallentamento di questo importante settore dell'economia Usa. Probabilmente non si tratta di un "fallimento" delle politiche monetarie restrittive della banca centrale ( il ns Indicatore mostra comunque una tendenza al ribasso da tempo, sebbene resti ancora in territorio positivo) ma è un segnale che certifica certamente la resilienza dell'economia del Paese, facendo supporre ad un "soft landing" della stessa, scenario sicuramente apprezzato dai Mercati.

Conclusione:

In linea di massima, l'aggiornamneto attuale non aggiunge molto rispetto a quanto scritto il mese precedente. Certamente l'inizio di una ripresa dei Mercati (quanto duraturo è ancora presto per stabilirlo) si è verificato!

Come già scritto, nel brevissimo termine potremmo assistere ad un andamento laterale/discendente degli indici e ad una successivo recupero. Seguiremo attentamente questi sviluppi di breve termine e la formazione di eventuali segnali diversi!

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, continuo ad affermare che i Mercati azionari mostrano, senza dubbio, tutta la loro capacità di recupero.

Ribadisco, infine, che l'Obbligazionario (soprattutto Corporate) è ritornato interessante sia in termini di rendimento che di Asset in grado di apportare un buon livello di diversificazione al proprio patrimonio.

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 4 novembre 2022

Analisi dei Mercati -Novembre 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 ottobre u.s.

 

Nel mese di ottobre, i Mercati hanno accennato ad una ripresa delle quotazioni dopo il minimo di fine settembre.

Tra gli eventi economici più importanti accaduti in ottobre, segnaliamo sicuramente la riunione della BCE in cui, come previsto, il tasso di riferimento è stato aumentato di un altro 0,75%.

Tuttavia va aggiunto che gli analisti hanno percepito toni più accomodanti da parte della presidente Lagarde, circa i prossimi aumenti. Inoltre, il Consiglio direttivo ha deciso di continuare a reinvestire i titoli di stato in scadenza per un periodo prolungato, al fine di mantenere condizioni di buona liquidità del Sistema economico.

Altro evento molto importante, anche se poco seguito dai giornali italiani, è stato il XX Congresso del Partito Comunista cinese.

Lo stesso ha confermato Xi Jinping, Segretario per la terza volta. La sua rielezione, tuttavia, ha spaventato inizialmente i Mercati cinesi, in quanto gli investitori hanno ipotizzato sia la continuazione della politica Zero-Covid che ulteriori interventi nell'Economia per il raggiungimento di una maggiore "prosperità comune"!

Per quanto riguarda le notizie finanziarie, bisogna segnalare quella relativa alla stagione delle trimestrali in Usa. La delusione delle aspettative dei dati sui ricavi e sugli utili di colossi del calibro di Meta, Amazon, Google e Microsoft, ha determinato un netto calo di questi titoli, trascinando l'intero indice Nasdaq!

I mercati europei, invece, si sono mostrati più resilienti nonostante il perdurare di un'inflazione molto alta e gli effetti del conflitto Russo-Ucraino.

Segnalo, infine, gli eventi più importanti previsti nel mese di novembre (praticamente tutti negli Usa): decisione sull'aumento dei tassi della Fed, dato sull'occupazione, dato sull'inflazione ed elezioni di Mid Term!

 

Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Con l'attuale aggiornamento, l’Analisi Previsiva di breve/medio termine, mostra, sui principali indici, una struttura storica di riferimento che è iniziata ad essere attendibile. La previsione che ne deriva, suggerisce una possibile inversione di tendenza (ancora presto per dire se definitiva o temporanea) che è stata confermata dai consuntivi del mese di ottobre! Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi delle prossime settimane per verificare la bontà di quanto suddetto.

Per quanto riguarda, invece, l'Analisi Previsiva di medio/lungo termine
(con dati mensili), le previsioni dei principali indici restano pressochè immutate: sia l'S&P500 che il Dax, mostrano un importante recupero dei valori di mercato.
 

L'aggiornamento di ottobre dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", continua a mostrare un andamento in calo. Anche quella divergenza positiva che si era manifestata lo scorso mese, è stata annullata.

Ciò suggerisce molta attenzione per un possibile ribasso dei Mercati nel breve/medio termine.

 

Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, sebbene il Mercato del Lavoro Usa, anche in ottobre, abbia mostrato un dato superiore alle aspettative, evidenza un valore molto inferiore a quello del mese precedente (questa tendenza va avanti oramai da diversi mesi). Questo ci dice che la creazione di nuovi posti di lavoro, benchè ancora resiliente, sta subendo, comunque, l'impatto del rallentamento economico e della politica restrittiva della Fed!

Relativamente al Settore dei Servizi, dopo quattro mesi di dati positivi superiori alle aspettative, il dato di ottobre pone uno stop. Molto probabilmente anche questo Settore sta iniziando a risentire del rallentamento economico in atto e delle politiche monetarie restrittive. Ci aspettiamo nei prossimi mesi l'inizio di una recessione che, però, non dovrebbere essere profonda (già prevista dagli Investitori).

Conclusione:

Sebbene non tutti i nostri strumenti di analisi diano dei segnali univoci, mi sentirei di evidenziare, in particolare, il segnale proveniente dalle Analisi Previsive. Ciò in quanto le suddette analisi hanno aumentato il loro grado di attendibilità e mostrano una possibile inversione di tendenza positiva, almeno nel breve/medio termine (tendenza che è stata confermata con l'andamento del Mercato nel mese di ottobre)!

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, continuo ad affermare che i Mercati azionari mostrano, senza dubbio, tutta la loro capacità di recupero.

Ribadisco, infine, che l'Obbligazionario (soprattutto Corporate) è ritornato interessante sia in termini di rendimento che di Asset in grado di apportare un buon livello di diversificazione al proprio patrimonio.

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 7 ottobre 2022

Analisi dei Mercati -Ottobre 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 settembre u.s.


Come avevamo anticipato lo scorso mese, il dato dell'inflazione di metà settembre sarebbe stato cruciale per le sorti dei Mercati, almeno nel breve termine. Questo in quanto il suo valore, avrebbe certamente influenzato la decisione della Fed di lì a una settimana. Ebbene, questo dato è risultato peggiore della previsione e i Mercati, come visto, hanno reagito molto male, segnando poi minimi maggiori rispetto a giugno!

La Fed, nella riunione svoltasi una settimana dopo, oltre a decidere sull'aumento di altri tre quarti di punto del tasso di riferimento, ha mostrato di voler proseguire con più forza sulla strada del pugno di ferro per combattere l'inflazione (peggiorando il sentiment dei Mercati).

Anche la nostra BCE, non è stata da meno, alzando di tre quarti di punto il tasso di rifinanziamento principale (all'1,25%).

L'aumento dell'inflazione e la conseguente politica monetaria restrittiva delle banche centrali, hanno indotto i principali Istituti di ricerca internazionali a ridurre drasticamente le stime di crescita della maggior parte dei Paesi del Mondo. In particolare l'Eurozona passerebbe, nel 2023, dall'1,9% allo 0,3%, mentre per l'Italia sarebbe prevista una leggera recessione (-0,1%)!

Ad amplificare il sentiment negativo dei Mercati, si sono aggiunte anche le problematiche geopolitiche della guerra russo-ucraina.

In particolare, le tensioni sono aumentate sia a causa dell'annessione alla Russia dei territori ucraini del Donbass e di Lugansk a seguito di un referendum popolare, sia a causa dei due attentati ai gasdotti Nord Stream 1 e 2

Episodio che ha fatto risalire immediatamente il prezzo del gas!

 

Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative, per evidenziare alcuni cambiamenti (positivi) che si sono evidenziati.

Sebbene l’Analisi Previsiva di breve/medio termine, continua a mostrare strutture storiche di riferimento ancora non molto attendibili, occorre altresì sottolineare che i principali indici evidenziano, in modo sincrono, una stessa direzione previsiva nel segno di un recupero importante! Ripeto, resta ancora prematuro "cantare vittoria", ma questa convergenza improvvisa, sebbene non ancora attendibile, fa ben sperare!

Sicuramente, come ormai ripeto da molto tempo, per poter trovare delle previsioni più attendibili e stabili, dobbiamo far riferimento all'analisi pluriennale (con dati mensili anzichè giornalieri). Tale analisi, sia sull'S&P500 che sul Dax, mostrano sempre un recupero dei Mercati
nel medio/lungo termine.
 

Piccole ma, piuttosto significative novità, interessano anche il ns Indicatore ciclico "Plus/Minus", soprattutto nel breve/medio termine.

Infatti, sebbene abbia mostrato un secondo falso segnale, non possiamo non evidenziare come lo stesso abbia formato una possibile divergenza positiva (vedi cerchio blu nel dettaglio) con minimi crescenti. Queste divergenze, di solito, anticipano lo stesso tipo di movimento che assumerà l'indice di mercato considerato!  Anche in questo caso, il segnale ci fa ben sperare!

 

Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, il Mercato del Lavoro continua a stupire anche nel mese di settembre, con un dato superiore alle aspettative.

Come abbiamo più volte affermato, un dato positivo, in questo contesto economico, tende a "preoccupare" i Mercati.

Diversi Istituti di ricerca non riescono a capire come mai esiste ancora un Mercato del Lavoro florido, nonostante molti altri settori dell'economia presentino dati in controtendenza! 

Relativamente al Settore dei Servizi, anche settembre ha riportato, per la terza volta consecutiva, un dato migliore alle aspettative. Sembra che sia partita una tendenza per una ripresa del settore dei Servizi americano, anche se, in realtà, è ancora presto per poter avere una conferma. Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi!


Conclusione:

Sebbene le analisi ci mostrino ancora molta volatilità, almeno nel breve/medio termine, sono emersi, allo stesso tempo, segnali incoraggianti che ci portano a ritenere che qualcosa possa iniziare a cambiare. Vedremo già dal prossimo aggiornamento se questi indizi riusciranno ad essere maggiormente significativi!

Oltre a ribadire di volgere lo sguardo più avanti nel tempo per quanto riguarda la parte Azionaria (sono certo che i Mercati recupereranno con gli interessi nel medio/lungo termine, soprattutto coloro che sapranno approfittare dei prezzi attuali!), aggiungo che anche la parte Obbligazionaria è, oramai, ritornata interessante grazie all'aumento dei tassi.

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

martedì 6 settembre 2022

Analisi dei Mercati -Settembre 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 agosto u.s.


Il recupero partito nel mese di luglio, ha trovato uno stop verso la fine di agosto, quando è partita un'inversione ribassista che è coincisa con il famoso incontro di Jackson Hole.

In questo simposio riservato ai banchieri delle principali economie mondiali, l'attenzione si è concetrata, ovviamente, sulla battaglia all'inflazione e, quindi, sulla forza delle politiche monetarie da stabilire nei prossimi mesi.

Durante la conferenza stampa conclusiva, il presidente della Fed, Powell, ha detto chiaramente che la banca centrale americana combatterà duramente l'inflazione, ritenuta oggi il Nemico Pubblico numero uno.

Queste affermazioni hanno impaurito i Mercati che hanno ripreso la direzione al ribasso.

Inoltre non ha certamente aiutato il dato dell'occupazione Usa di agosto, risultato migliore delle aspettative e l'evoluzione dell'aumento del prezzo del gas, anche a causa di interruzioni nei flussi dalla Russia!

Cruciale, a questo punto, sarà il dato dell'inflazione di agosto, in uscita a metà settembre (dato che commenteremo nel prossimo aggiornamento).

Qualora dovesse risultare inferiore alle attese, aumenta la probabilità che possa essere davvero iniziata la fase discendente dell'inflazione (e questo sarà molto positivo per i Mercati!).


Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva di breve/medio termine, continua a dare segnali di grande incertezza per i nostri principali indici. Anche se le strutture storiche di riferimento restano poco attendibili per una previsione, la direzione in cui sembra si muoveranno questi Mercati nel breve, sarà quella di ritestare/superare i minimi di giugno.

Per poter trovare delle previsioni più attendibili e stabili, dobbiamo far riferimento all'analisi pluriennale (con dati mensili anzichè giornalieri). Tale analisi, sia sull'S&P500 che sul Dax, continua a mostrare un recupero dei Mercati
nel medio/lungo termine.
 

La stessa instabilità di breve/medio termine si nota anche nell’Indicatore ciclico "Plus/Minus"...

Anche se il ns indicatore ci mostra un rafforzamento nel segnale di inversione al rialzo apparso nel mese di luglio, credo sia ancora presto per decretare "vittoria".

Credo che rischiamo nuovamente di trovarci, a breve, nella stessa situazione dei mesi precedenti, allorchè il suddetto indicatore aveva evidenziato un falso segnale di ripartenza di medio/lungo termine!


Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, il Mercato del Lavoro continua a stupire con dati superiori alle aspettative.

Come abbiamo più volte affermato, un dato positivo, in questo contesto economico, tende a "preoccupare" i Mercati.

C'è da dire, tuttavia, che all'ennesimo dato positivo sul numero dei nuovi posti di lavoro creati, si è accompagnato, per la prima volta dopo molti mesi, un aumento del tasso di disoccupazione (notizia considerata positiva dagli Investitori). 

Per quanto riguarda il Settore dei Servizi, anche agosto ha riportato un dato migliore, seppur di poco, alle aspettative. Sembra che sia partita una tendenza per una ripresa del settore dei Servizi americano, anche se, in realtà, è ancora presto per poter avere una conferma. Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi!


Conclusione:

Purtroppo le analisi continuano a mostrarci che siamo ancora a "metà del guado", nel senso che nel breve/medio termine è ancora probabile aspettarci ulteriori cali generalizzati su buona parte degli Assets (azioni, obbligazioni, ecc.!)........

Infatti, restano ancora tutte in piedi le incognite già sottolineate nei mesi precedenti che rendono ancora molto volatile il quadro di breve/medio termine!

Non posso che ribadire quanto già affermato negli aggiornamenti precedenti: 

volgere lo sguardo più avanti nel tempo, là dove le prospettive sembrano assumere un andamento più "lineare e naturale", per cui il consiglio continua a rimanere quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo, cercando di approfittare, volendo, dei momenti di debolezza, al fine di mediare i prezzi di carico e ridurre i tempi di recupero dei ns investimenti!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 5 agosto 2022

Analisi dei Mercati -Agosto 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 luglio u.s.


Nel mese di luglio, soprattutto dopo la metà del mese, abbiamo visto un recupero dei Mercati che sta proseguendo anche nella prima settimana di agosto. Questo recupero, paradossalmente, è partito dopo l'ulteriore aumento pari a 0,75% da parte della Fed e dopo la presentazione dello "scudo anti spread" della BCE.

Sembra che i Mercati stiano iniziando a prezzare che l'inflazione possa oggettivamente attenuarsi nei prossimi mesi (il pertolio è sceso di oltre il 25% dai massimi di qualche mese fa!), rendendo un po' meno aggressive le politiche restrittive delle Banche Centrali (soprattutto la Fed).

Inoltre, occorre aggiungere, che l'ulteriore benzina ai Mercati sta provenendo anche dalle notizie positive sulle trimestrali di giugno (soprattutto Usa).

Infatti questi dati sono particolarmente apprezzati dai Mercati in quanto si pensava, alla luce delle conseguenze dell'inflazione e delle restrizioni monetarie, potessero rivelarsi abbastanza negativi, confermando, così, le attese di una recessione.

Quando emergono notizie positive, in un periodo saturo di sentiment negativo, le stesse "rischiano di fare più rumore".....La Finanza così come l'Economia, è molto influenzata dalla Psicologia delle Persone!

 

Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva di breve/medio termine, continua a dare segnali di grande incertezza per i nostri principali indici. Anche se le strutture storiche di riferimento restano poco attendibili per una previsione, la direzione in cui sembra si muoveranno questi Mercati nel breve, sarà quella di ritestare/superare i minimi di giugno.

Per poter trovare delle previsioni più attendibili e stabili, dobbiamo far riferimento all'analisi pluriennale (con dati mensili anzichè giornalieri). Tale analisi, sia sull'S&P500 che sul Dax, continua a mostrare un recupero dei Mercati
nel medio/lungo termine.
 

La stessa instabilità di breve/medio termine si nota anche nell’Indicatore ciclico "Plus/Minus"...

Più di una volta, negli scorsi mesi, ci aveva offerto una indicazione di una possibile inversione di tendenza di medio/lungo termine, spegnendo poi la speranza nel mese successivo.

Oggi ci offre nuovamente un  segnale di possibile svolta, ma se mi confronto con gli altri strumenti che utilizzo, credo che anche questa volta non sia quella giusta!


Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, il Mercato del Lavoro continua a stupire con dati superiori alle aspettative.

Sembra un controsenso (e in parte lo è!), ma la positività di questo dato economico, tende a deprimere i Mercati in quanto per gli stessi è molto più importante una Fed meno aggressiva (infatti, dato che la Domanda di beni e servizi è correlata ad un aumento delle persone che trovano lavoro, la banca centrale si vede costretta ad una politica più aggressiva sui tassi, per tentare di tenere a bada l'Inflazione!!!). 

Per quanto riguarda il Settore dei Servizi, questo mese, finalmente, ci mostra un dato positivo, che interrompe la serie di dati negativi degli ultimi mesi. Vedremo se si tratta di una tendenza o di un semplice rimbalzo tecnico!


Conclusione:

Come avevo affermato nell'aggiornamento precedente, Il mese di luglio avrebbe potuto, come poi si è dimostrato, regalarci un recupero dei Mercati nel breve termine.....

Tuttavia, al tempo stesso, non è ancora possibile affermare che il peggio sia alle nostre spalle!

Restano diverse incognite (da quelle economiche a quelle geopolitiche) che rendono ancora instabile il quadro di breve/medio termine (diciamo almeno fino alle Elezioni americane di fine ottobre!).

Questa volatilità, come ho esposto, continua ad essere presente in diverse mie analisi e non dovremmo sorprenderci se entro il suddetto periodo potranno verificarsi ulteriori affondi dei Mercati.

In questi casi, come sostengo ormai da molti mesi, occorre cercare di volgere lo sguardo più avanti nel tempo. 

In questa prospettiva, le analisi sembrano assumere un andamento più "lineare e naturale", per cui il consiglio continua a rimanere quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo, cercando di approfittare dei momenti di debolezza, al fine di mediare i prezzi di carico e ridurre i tempi di recupero dei ns investimenti!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

mercoledì 6 luglio 2022

Analisi dei Mercati -Luglio 2022-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 giugno u.s.


Anche il mese di giugno ha visto un sostanziale proseguimento della discesa di tutte le Asset Class (con sporadiche eccezioni!).

Sul Sentiment negativo degli Investitori continuano a pesare i timori di una Recessione, a causa della forte  Inflazione e delle politiche molto restrittive delle Banche Centrali.

Capofila di queste politiche restrittive è certamente la Fed, la quale, sulla base dell'ultima riunione tenuta a metà giugno, ha ipotizzato ben 4 aumenti fino alla fine dell'anno, che dovrebbero portare i tassi a breve nel range 3,25%-3,50% (ad inizio anno eravamo nella fascia 0%-0,25%!).

La BCE, invece, ha stabilito che il primo rialzo di un quarto di punto sarà effettuato a luglio, a cui seguirà un altro aumento di pari entità nel mese di settembre (al momento non si sa altro...!).

Ovviamente la BCE si trova in una situazione molto più complessa, a causa di alcuni paesi dell'Unione che non riuscirebbero a sopportare grossi aumenti dei tassi. 

Per questa ragione, la BCE sta pensando di creare una sorta di scudo "anti spread" per evitare una ulteriore frammentazione finanziaria dell'Unione.

 

Come ho fatto nell'aggiornamento di giugno, anche questa volta, voglio cercare di dare una notizia un po' più rassicurante per il futuro, chiedendo aiuto alla Storia:


 In questa tabella che ho scaricato da un sito americano, viene evidenziato come il 2022 sia stato il quarto anno, in assoluto, nella classifica del peggior primo semestre della storia (prima colonna)!

Allo stesso tempo, la tabella ci mostra che, soprattutto per i peggiori "primi semestri", il secondo semestre (colonna 2) è stato sempre positivo, andando a ridurre buona parte della precedente negatività!

 

Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva continua a mostrare una certa volatilità nel breve/medio termine.  La grande incertezza che sta guidando i Mercati sta rendendo, quantomeno per il breve/medio termine, abbastanza instabili le strutture storiche di riferimento, nel senso che le stesse cambiano facilmente a distanza di uno/due mesi, rendendo poco significativa la conseguente previsione (sia per l'S&P500 che per il Dax!).

Per poter trovare delle previsioni più attendibili e stabili, dobbiamo far riferimento all'analisi pluriennale (con dati mensili anzichè giornalieri). Tale analisi, sia sull'S&P500 che sul Dax, continua a mostrare un recupero dei Mercati
nel medio/lungo termine.
 

L'aggiornamento di maggio dell’Indicatore ciclico "Plus/Minus", ci aveva offerto una flebile speranza di recupero nel breve termine. Con il consuntivo di giugno ci siamo accorti che si è trattato dell'ennesimo bluff..!

Continuo, tuttavia, a ritenere che nel breve (luglio/agosto) possa partire una fase di ripresa, anche se ad oggi, con altrettanta convinzione, continuo a pensare che il minimo assoluto non sia stato ancora raggiunto!


Per quanto riguarda L'Analisi di Business Cycle, essa continua a mostrare un Mercato del Lavoro molto tonico con un dato che ancora una volta batte le previsioni, a cui fa da contraltare il Settore dei Servizi che continua ad annaspare, mostrando nuovamente dati mensili sempre più preoccupanti.

Questa situazione, credo, non potrà continuare a lungo....O si inizierà ad avere, a breve, una contrazione nel mercato del lavoro (in termini di minore numero di creazione di nuovi posti di lavoro) o il Settore dei Servizi (ma anche quello Manifatturiero) dovranno ritornare a crescere!


Conclusione:

Il mese di giugno, purtroppo, non ci ha sorpreso positivamente come ci aspettavamo (sulla base di quanto alcuni dati di maggio ci mostravano...!).

Continuo a ritenere probabile un recupero dei Mercati nel breve termine, sebbene non credo sarà il punto di svolta tanto atteso!

E' importante sottolineare, per chiarezza, che i Mercati sembrano molto più preoccupati ed incerti per le conseguenze di eventi esogeni (conflitto Russo-Ucraina) che di pericoli intrinseci al Sistema (senza voler minimizzare alcuni problemi come quello del debito pubblico....). Per tale motivo le analisi che cerchiamo di fare, pur conservando la loro importanza, si trovano a dover affrontare situazioni meno prevedibili da un punto di vista statistico e finanziario (soprattutto nel breve/medio termine).

Sono certo che al primo spiraglio di Pace/Accordo, crollerà questa densa coltre buia che attanaglia l'Economia e le Prospettive di tutti Noi!  

Il consiglio continua a rimanere, sicuramente, quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo ma, al tempo stesso, cercando di non trascurare le evidenze di breve/medio termine, legate soprattutto ad un'Inflazione che continua ad essere molto presente (sebbene ritengo che siamo molto vicini al picco!).

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

 

lunedì 6 giugno 2022

Analisi dei Mercati -Giugno 2022-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 maggio u.s.


I Mercati, nel mese di maggio, hanno toccato un nuovo minimo per poi risalire un po'....

Il Sentiment resta ancora molto negativo tra gli Investitori. Le preoccupazioni sono focalizzate principalmente sulle decisioni delle Banche Centrali (Fed in primis!) in merito all'aumento dei tassi e al ritiro della liquidità in eccesso riversata soprattutto in questi ultimi due anni di pandemia!

Nonostante la Fed abbia confermato altri due aumenti da mezzo punto a giugno e luglio prossimi, gli Operatori temono che Powell possa continuare ancora per diversi mesi questa politica restrittiva.

In mezzo a tanta (troppa!) negatività desidero, tuttavia, evidenziare tre notizie positive:

 - il dato dell'inflazione Usa di aprile (ultimo dato ad oggi) ha mostrato sempre un'inflazione alta, ma con una crescita minore rispetto al dato di marzo, notizia che farebbe pensare al raggiungimento di un picco!

 - Dal primo di giugno scorso, sono state notevolmente ridotte le misure di Lockdown in alcune grandi città cinesi (Shanghai)!

 - Infine, da una recente indagine di Bank of America, risulta che solo una esigua minoranza dei loro Clienti (il 3%) ha disinvestito a seguito degli ultimi ribassi. Ciò suggerisce che nonostante il forte Sentiment negativo, gli Investitori non si sono lasciati prendere dall'emotività! 


Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva continua a mostrare una certa volatilità nel breve/medio termine. Sembra che nel breve i Mercati mostrino una certa capacità di recupero. E' da notare che la previsione sull'indice Dax è molto più stabile ed attendibile di quella sull'S&P500, che è cambiata di nuovo questo mese.

Ampliando la ns view sulla previsione di medio/lungo periodo, entrambi gli indici evidenziano un sostanziale recupero, con superamento dei precedenti massimi.

Anche l’Indicatore ciclico "Plus/Minus", mostra un tenue e nuovo segnale di inversione che potrebbe testimoniare quel recupero dei Mercati, almeno nel breve termine, evidenziato nella precedente Analisi Previsiva.

Tuttavia è ancora presto per poter affermare che la fase ribassista sia oramai alle spalle!

Infine l’analisi di Business Cycle, ci mostra un dato del Mercato del Lavoro Usa ancora positivo e superiore alle aspettative, tanto che il Mercato è sceso molto subito dopo l'annuncio da parte dell'US Bureau of Labor. Gli Operatori sono stati vittima della teoria del "Tanto Meglio, Tanto Peggio", nel senso che è prevalso, di fronte ad un'economia ancora florida, il timore di una politica più restrittiva da parte della Fed! 

Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi Usa, anche il dato di maggio è risultato, purtroppo, non in linea con le attese. Come vediamo, nell'Economia Usa, ci sono luci e ombre e la situazione resta in divenire. Importante è seguire da vicino gli sviluppi futuri per cercare di cogliere quei segnali utili a comprendere se siamo vicini alla fine di questa fase di rallentamento e di alta inflazione.

Conclusione:

Il mese di maggio ha visto toccare all'azionario i minimi di periodo di questa forte fase ribassista. Non siamo sicuri se questi minimi coincideranno con i minimi assoluti da cui, prima o poi, i Mercati ripartiranno.

E' probabile che nel breve termine ci possa essere un rimbalzo dei Mercati, sebbene non credo sarà il punto di svolta tanto atteso!

Il consiglio continua a rimanere, sicuramente, quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo ma, al tempo stesso, cercando di non trascurare le evidenze di breve/medio termine, legate soprattutto ad un'Inflazione che continua ad essere molto presente (in tal senso invito sempre il Lettore a tener presente l'utilizzo del PAC anche in ottica di breve termine, con l'intento sia di cogliere la futura ripresa che di evitare "di lasciare inattiva" una parte della liquidità depositata sul conto corrente!).

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 6 maggio 2022

Analisi dei Mercati -Maggio 2022-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 aprile u.s.


Anche aprile non ha visto nessun grosso cambiamento, in positivo, sia rispetto alle sorti del conflitto tra Russia e Ucraina che per quanto riguarda le relative conseguenze sull'Inflazione e sull'Economia nel suo complesso.

Per quanto riguarda le notizie finanziarie, in effetti qualcosa è accaduto: il dato dell'inflazione è apparso ancora in salita, sebbene con una minore intensità rispetto alle aspettative.

Inoltre, in senso positivo, c'è da evidenziare un cambio di rotta della Cina con un atteggiamento più morbido sia in politica monetaria che sull'attività di regolamentazione di alcuni settori dell'economia.

Tuttavia, queste "buone notizie" sono state, in buona parte, compensate dalla decisione delle autorità cinesi, di mettere in Lookdown l'intero distretto di Shanghai (uno dei centri economici più importanti), al fine di portare avanti la loro politica di "Zero Covid"!

In tutto questo, i Mercati, dopo alcune settimane di ripresa, a cavallo tra marzo e aprile, hanno nuovamente perso terreno andando a testare i minimi di periodo.

Anche in questo post, ribadisco quanto già sostenuto in quello del mese di aprile, riguardo l'Allocazione di Portafoglio da seguire sia in un'ottica di medio/lungo termine che in un'orizzonte temporale più breve.


Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva mostra, ancora una certa volatilità nel breve/medio termine, con un andamento previsivo che sembra più rialzista per l'indice americano (S&P500) e un andamento meno deciso per il DAX.

Ampliando la ns view sulla previsione di medio/lungo periodo, entrambi gli indici evidenziano un sostanziale recupero, con superamento dei precedenti massimi.

Per quanto riguarda l’Indicatore ciclico "Plus/Minus", il segnale di inversione apparso lo scorso mese, in realtà si è rivelato un "falso segnale". Tuttavia, quasi sempre, quando accade una cicostanza del genere, il successivo segnale di inversione è quello corretto! Attendiamo fiduciosi.

Infine l’analisi di Business Cycle, ci mostra un dato del Mercato del Lavoro Usa ancora positivo e superiore alle aspettative. Credo che, da qualche mese, sia l'indicatore economico più "in forma" negli Usa! 

Questo sta a sottolinerare che la crescita è ancora robusta e la recessione, al momento, è alquanto lontana!

Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi Usa, il dato di aprile è risultato, purtroppo, non in linea con le attese. Ci troviamo di fronte ad un periodo di debolezza sia per il Settore dei Servizi sia per quello Manifatturiero (anche se meno accentuato). Tuttavia, al momento, nulla ancora risulta compromesso!

 

Conclusione:

Le ultime settimane di aprile, hanno riportato i Mercati di nuovo ai blocchi di partenza (minimi di periodo), bruciando il recupero di marzo. Il mese di aprile, contrariamente alla statistica, si è rivelato un mese negativo. A questo punto se è vero che ci troviamo in un anno in cui alcune cose sembrano andare all'incontrario rispetto al solito, allora possiamo essere abbastanza fiduciosi che il mese di maggio, a differenza del famoso detto "Sell in may and go away", possa rivelarsi migliore del previsto!

Il consiglio continua a rimanere, sicuramente, quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo ma, al tempo stesso, cercando di non trascurare le evidenze di breve/medio termine, legate soprattutto ad un'Inflazione che continua ad essere aggressiva (in tal senso ho inviato una mail in cui espongo i vantaggi del PAC per "mettere a lavorare" la liquidità depositata sul conto corrente!).

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 8 aprile 2022

Analisi dei Mercati -Aprile 2022-


  

Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 marzo u.s.


Il mese di marzo è stato sostanzialmente una copia di quanto accaduto a febbraio: da una parte le tristi e preoccupanti notizie provenienti dall'Ucraina, dall'altro le problematiche relative all’inflazione che continua a restare alta, grazie anche agli effetti delle sanzioni.

In relazione al primo punto, dobbiamo augurarci che al più presto i due contendenti, con il sostegno anche della Comunità Internazionale, riescano a trovare un accordo di pace.

Per quanto riguarda invece il problema dell'Inflazione, abbiamo visto che la Fed, a metà marzo, ha aumentato dello 0,25% il tasso di riferimento. Inoltre, ha affermato che, entro l'anno, dovrebbero seguire altri sei aumenti!

Secondo alcuni economisti, la banca centrale Usa è in ritardo e, in questo contesto, non sono sfuggite ai Mercati le recentissime dichiarazioni di alcuni membri della Fed circa una maggiore velocità nel drenaggio di liquidità (segnali che hanno indotto i Mercati a ritracciare in questi ultimi giorni). 

Anche se i fattoti che hanno guidato in tutti questi anni il rialzo dei Mercati sono ancora presenti (Liquidità, bassi rendimenti Obbligazionari e Utili aziendali), è anche vero che, nel breve/medio termine, il clima di incertezza e le conseguenze dell'inflazione, non predispongano, nel modo migliore, gli Operatori a fare le proprie scelte di investimento. 


Credo che in un contesto del genere, occorra seguire due strade: sia quella che guarda al medio/lungo termine che quella che pone maggiore attenzione ai prossimi 6/12 mesi.

Alla prima fanno riferimento,certamente, le allocazioni più strategiche che, sebbene stiano soffrendo da qualche mese a questa parte, conservano intatte tutte le loro prerogative di crescita (la Tecnologia, la Green Economy, ecc.).

All'altra strada, invece, fanno riferimento tutti quei settori che oggi si dimostrano più resilienti e più correlati, positivamente, all'attuale scenario inflattivo: Commodity, Infrastrutture, Azioni Value, ecc.

Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva mostra,nel breve/medio termine, un andamento previsivo più speculare dei due indici analizzati (S&P500 e DAX). Sebbene permanga un'attendibilità non alta (anche se maggiore rispetto al mese precedente), possiamo sostenere che, da un lato, il minimo di periodo sia stato sostanzialmente raggiunto, mentre, dall'altro lato, permane ancora una situazione di volatilità con possibili "retromarce"!

Ampliando la ns view sulla previsione di medio/lungo periodo, entrambi gli indici evidenziano un sostanziale recupero, con superamento dei precedenti massimi.

Per quanto riguarda l’Indicatore ciclico "Plus/Minus", lo stesso ci "regala", in questo mese, un evidente segnale di inversione. La posizione in cui si trova oggi questo Indicatore, ci suggerisce che il minimo di questa correzione sia alle nostre spalle. Ciò non esclude che nel breve possa perdurare una certa volatilità.

Infine l’analisi di Business Cycle, ci mostra un dato del Mercato del Lavoro Usa ancora positivo. Questo sta a sottolinerare che la crescita è robusta e le aziende sono ancora in grado di produrre ricavi e utili.

Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi Usa, il dato di marzo risulta in linea con le attese e, per tale motivo, migliore rispetto a quelli dei mesi precedenti i quali avevano deluso le aspettative!

l'Indicatore continua ad evidenziare un andamento ancora debole, sebbene nulla risulti ancora compromesso!

Conclusione:

Le ultime due settimane di marzo, hanno dato il via ad una fase di recupero dei Mercati azionari, riducendo così la perdita di questa correzione!

Quasi tutti i ns indicatori ci segnalano che una fase di ripartenza è iniziata, anche se continua a permanere una certa volatilità.

Il consiglio continua a rimanere, sicuramente, quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo ma, al tempo stesso, cercando di non trascurare le evidenze di breve/medio termine, legate soprattutto all'Inflazione che in Europa ha superato oramai il 5% (ciò rappresenta una perdita certa sulla liquidità depositata sul conto corrente!).

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.