Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

venerdì 8 aprile 2022

Analisi dei Mercati -Aprile 2022-


  

Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 marzo u.s.


Il mese di marzo è stato sostanzialmente una copia di quanto accaduto a febbraio: da una parte le tristi e preoccupanti notizie provenienti dall'Ucraina, dall'altro le problematiche relative all’inflazione che continua a restare alta, grazie anche agli effetti delle sanzioni.

In relazione al primo punto, dobbiamo augurarci che al più presto i due contendenti, con il sostegno anche della Comunità Internazionale, riescano a trovare un accordo di pace.

Per quanto riguarda invece il problema dell'Inflazione, abbiamo visto che la Fed, a metà marzo, ha aumentato dello 0,25% il tasso di riferimento. Inoltre, ha affermato che, entro l'anno, dovrebbero seguire altri sei aumenti!

Secondo alcuni economisti, la banca centrale Usa è in ritardo e, in questo contesto, non sono sfuggite ai Mercati le recentissime dichiarazioni di alcuni membri della Fed circa una maggiore velocità nel drenaggio di liquidità (segnali che hanno indotto i Mercati a ritracciare in questi ultimi giorni). 

Anche se i fattoti che hanno guidato in tutti questi anni il rialzo dei Mercati sono ancora presenti (Liquidità, bassi rendimenti Obbligazionari e Utili aziendali), è anche vero che, nel breve/medio termine, il clima di incertezza e le conseguenze dell'inflazione, non predispongano, nel modo migliore, gli Operatori a fare le proprie scelte di investimento. 


Credo che in un contesto del genere, occorra seguire due strade: sia quella che guarda al medio/lungo termine che quella che pone maggiore attenzione ai prossimi 6/12 mesi.

Alla prima fanno riferimento,certamente, le allocazioni più strategiche che, sebbene stiano soffrendo da qualche mese a questa parte, conservano intatte tutte le loro prerogative di crescita (la Tecnologia, la Green Economy, ecc.).

All'altra strada, invece, fanno riferimento tutti quei settori che oggi si dimostrano più resilienti e più correlati, positivamente, all'attuale scenario inflattivo: Commodity, Infrastrutture, Azioni Value, ecc.

Ora vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L’Analisi Previsiva mostra,nel breve/medio termine, un andamento previsivo più speculare dei due indici analizzati (S&P500 e DAX). Sebbene permanga un'attendibilità non alta (anche se maggiore rispetto al mese precedente), possiamo sostenere che, da un lato, il minimo di periodo sia stato sostanzialmente raggiunto, mentre, dall'altro lato, permane ancora una situazione di volatilità con possibili "retromarce"!

Ampliando la ns view sulla previsione di medio/lungo periodo, entrambi gli indici evidenziano un sostanziale recupero, con superamento dei precedenti massimi.

Per quanto riguarda l’Indicatore ciclico "Plus/Minus", lo stesso ci "regala", in questo mese, un evidente segnale di inversione. La posizione in cui si trova oggi questo Indicatore, ci suggerisce che il minimo di questa correzione sia alle nostre spalle. Ciò non esclude che nel breve possa perdurare una certa volatilità.

Infine l’analisi di Business Cycle, ci mostra un dato del Mercato del Lavoro Usa ancora positivo. Questo sta a sottolinerare che la crescita è robusta e le aziende sono ancora in grado di produrre ricavi e utili.

Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi Usa, il dato di marzo risulta in linea con le attese e, per tale motivo, migliore rispetto a quelli dei mesi precedenti i quali avevano deluso le aspettative!

l'Indicatore continua ad evidenziare un andamento ancora debole, sebbene nulla risulti ancora compromesso!

Conclusione:

Le ultime due settimane di marzo, hanno dato il via ad una fase di recupero dei Mercati azionari, riducendo così la perdita di questa correzione!

Quasi tutti i ns indicatori ci segnalano che una fase di ripartenza è iniziata, anche se continua a permanere una certa volatilità.

Il consiglio continua a rimanere, sicuramente, quello di porre la nostra attenzione sui temi importanti di medio/lungo periodo ma, al tempo stesso, cercando di non trascurare le evidenze di breve/medio termine, legate soprattutto all'Inflazione che in Europa ha superato oramai il 5% (ciò rappresenta una perdita certa sulla liquidità depositata sul conto corrente!).

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.



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